Generalita'
Il Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto (1966, attualmente in liquidazione) è Ente di diritto pubblico economico costituito con D.P.R. 1.12.1966, derivante dalla fusione, prima degli Uffici e poi anche dell'Amministrazione, di due preesistenti e limitrofi Consorzi: quello di Metaponto (1925) e quello della Media Valle del Bradano (1931).
Attualmente, in seguito alla emanazione della Legge Regionale n.33/2001 la superficie territoriale del comprensorio del Consorzio coincide con quella dei 31 comuni della provincia di Matera ed è pari a 344.678 ettari.
Comune | Superficie Ha |
1. Accettura | 8.927 |
2. Aliano | 9.632 |
3. Bernalda | 12.311 |
4. Calciano | 4.868 |
5. Cirigliano | 1.493 |
6. Colobraro | 6.591 |
7. Craco | 7.628 |
8. Ferrandina | 21.547 |
9. Garaguso | 3.862 |
10. Gorgoglione | 3.423 |
11. Grassano | 4.107 |
12. Grottole | 11.588 |
13. Irsina | 26.221 |
14. Matera | 38.798 |
15. Miglionico | 8.893 |
16. Montalbano Jonico | 13.294 |
17. Montescaglioso | 17.674 |
18. Nova Siri | 5.211 |
19. Oliveto Lucano | 3.147 |
20. Pisticci | 23.147 |
21. Policoro | 6.729 |
22. Pomarico | 12.873 |
23. Rotondella | 7.693 |
24. Salandra | 7.711 |
25. San Giorgio Lucano | 3.794 |
26. San Mauro Forte | 8.689 |
27. Scanzano Jonico | 7.150 |
28. Stigliano | 20.996 |
29. Tricarico | 17.691 |
30. Tursi | 15.693 |
31. Valsinni | 3.197 |
Superficie totale del Consorzio | 344.678 |
Il Comprensorio ricade nei bacini dei fiumi Bradano, Basento, Cavone, Agri e Sinni, interessando le Comunità Montane “Basso Sinni”, “Collina materana”, e “Medio Basento”.
La prima fase operativa dei Consorzi di Bonifica di Metaponto e della Media Valle del Bradano si espresse nell'arco di tempo fra la loro costituzione - avvenuta come si è detto, rispettivamente nel 1925 e nel 1931 - e lo scoppio del 2° conflitto mondiale.
In tale fase, resa molto difficile dalla gravissima situazione dei luoghi e dalle limitatissime risorse finanziarie disponibili, furono realizzate le prime opere stradali e di bonifica.
In una seconda fase,
caratterizzata da particolare fervore operativo, l'azione di bonifica e di trasformazione fondiaria, fu orientata su tre direttrici principali, consistenti:
- nella creazione delle infrastrutture idonee a favorire lo sviluppo economico e civile del territorio, quali: viabilità
(principalmente, l'attuale strada statale 106 litoranea, che nel tempo si è rivelata una delle principali infrastrutture viarie interregionali), opere irrigue e sistematorie, centri residenziali e di servizi, acquedotti ed elettrodotti rurali;
- nella trasformazione dell'agricoltura da estensiva ad intensiva, attraverso la sistemazione dei terreni, l'introduzione di colture industriali e ortofrutticole su di una parte più o meno importante dei seminativi e dei pascoli;
- nella radicale modifica della struttura delle imprese e degli insediamenti umani, mediante la creazione e l'organizzazione di nuove unità produttive e l'insediamento nelle stesse delle famiglie contadine assegnatarie.
Queste ultime due direttrici hanno rappresentato la piattaforma principale dell'azione della Riforma Fondiaria.
In questo fondamentale processo di rinnovamento il Consorzio, in qualità di Ente concessionario, realizzando un vasto complesso di opere pubbliche, fu artefice e promotore di uno sviluppo che rende oggi la piana metapontina tra le prime aree italiane in termini di produttività.