Irrigazione
ll programma di irrigazione della pianura metapontina, pur impostato nelle sue linee generali nei piani di bonifica proposti negli anni '30, trovò la sua concreta realizzazione soltanto con l'azione massiccia, nell'immediato dopoguerra, prima del M.A.F. (Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste) e poi della Cassa per il Mezzogiorno.
Alla fine degli anni '50 il primo dei grandi complessi irrigui interessanti il comprensorio si poteva ritenere realizzato ed in fase di avanzato esercizio. Si trattava del complesso Bradano-Agri-Sinni, alimentato dalla diga di S.Giuliano sul fiume Bradano, dalla traversa di Gannano sul fiume Agri e dalla traversa di S.Laura sul fiume Sinni.
Attualmente il comprensorio risulta suddiviso in sette schemi irrigui per una superficie totale pari a 62.119 ettari, il 18% dell'intera superficie consortile. Di questi solo circa 27.000 ettari sono effettivamente irrigati, pari all’8% dell'intera superficie del comprensorio.
Con la riconversione da canalette in rete tubata dell'attrezzatura irrigua di Valle Bradano per circa 5.000 ha (Fondi Feoga 94/99), tutto il territorio irriguo consortile risulta servito da reti tubate con una pressione minima di due atmosfere.
Da questa prima generale descrizione si evince l’importanza dell’azione consortile a livello regionale, la cui gestione interessa ben il 69% della superficie attrezzata della Basilicata e il 77% di quella effettivamente irrigata.
I sette schemi principali in cui è suddiviso il territorio irriguo sono: Bradano-San Giuliano, Agri-Gannano, Sinni-Monte Cotugno, Basentello, Schema Minore Agri, Schema Medio Basento e Schema Sarmento.