calcolo dei contributi

Per il rimborso delle spese sostenute per la gestione e manutenzione delle opere di bonifica, nonché per il funzionamento dell'ente, la legge assegna al consorzio il potere di imporre contributi ai proprietari degli immobili ricadenti nel comprensorio.
La legge stabilisce, inoltre, che la ripartizione della spesa tra i proprietari degli immobili ricadenti nel comprensorio, debba effettuarsi in base al beneficio che gli stessi immobili ricavano dalle opere e dalle attività di bonifica, sulla base dei criteri stabiliti nel piano di classifica (detto anche piano di riparto), redatto dal Consorzio ed approvato dalla Regione.

Le spese del Consorzio.

Gli oneri a carico dei consorziati, oggetto di riparto del piano di classifica, vanno distinti, a partire dal bilancio di previsione, in due categorie:

Spese per le attività di mantenimento delle opere idrauliche e per le attività generali di funzionamento di tutti gli organismi del Consorzio;
Spese per attività di esercizio e manutenzione delle opere irrigue.

Sono pertanto escluse dal riparto delle spese quelle relative alla esecuzione delle opere, in generale a totale carico dello Stato o di altri Enti Pubblici.

La prima categoria, in quanto più chiaramente riguardante il presupposto fondamentale dell'attività di bonifica, viene ripartita fra gli immobili dell'intero comprensorio, in ragione del beneficio conseguito.
La seconda categoria di oneri viene ripartita fra gli immobili del comprensorio serviti dagli impianti irrigui, in ragione dei parametri tecnico-economici che definiscono il livello quantitativo e qualitativo del servizio prestato.

Il riparto delle spese per opere idrauliche.

Per pervenire al riparto degli oneri in modo che questo risulti proporzionale al beneficio, vengono individuati degli indici tecnici ed economici.

L'indice idraulico tiene conto della valutazione dei rischi idrogeologici, della entità e tipologia delle opere realizzate a garanzia della sicurezza idraulica, della posizione e del comportamento dei suoli in rapporto alle loro caratteristiche idrologiche.

L'indice economico fornisce la diversa entità del valore fondiario o del reddito di ciascun immobile tutelato, sotto l'aspetto idraulico, dall'attività di bonifica:
- per gli immobili agricoli, tiene conto dei redditi dominicali dei terreni agrari e della qualità fondamentale di utilizzazione (seminativo/ frutteto/ vigneto asciutto, seminativo/ orto/ agrumeto/ frutteto irriguo, pascolo, incolto produttivo, bosco d'alto fusto, ecc.);
- per gli immobili extragricoli, censiti al Nuovo Catasto Edilizio Urbano, tiene conto della rendita catastale di ciascun immobile e del Gruppo Urbano di appartenenza (si sono individuati infatti, nel comprensorio, tre Gruppi Urbani in cui diversa l'incidenza delle opere idrauliche sul complessivo valore degli immobili);
- per le aree edificabili censite al Catasto Terreni, tiene conto della destinazione urbanistica dei suoli e delle relative rendite catastali medie e potenziali,oltre che di un coefficiente di riduzione, trattandosi di edificazione potenziale e attesa e non già in atto.

Attraverso il piano di riparto tutto il territorio del consorzio viene pertanto classificato per aree omogenee; a ciascuna area omogenea viene attributo un indice idraulico.
Inoltre per ogni Comune e per ogni qualità e classe dei terreni da un lato, per ogni Gruppo Urbano e per ogni categoria e classe dei fabbricati dall'altro, vengono individuati gli indici economici da attribuire a ciascun immobile.

Componendo l'indice economico con l'indice idraulico dell'area omogenea in cui ciascun immobile ricade, si ottiene l'indice di beneficio idraulico di ciascun immobile.

L'indice di beneficio idraulico, in sostanza, serve a determinare una superficie dell'immobile rapportata al beneficio ricevuto dall'azione di bonifica idraulica (superficie virtuale "idraulica" ). Infatti la superficie virtuale idraulica di ogni immobile è data dal prodotto dell'indice di beneficio dello stesso immobile per la sua consistenza (superficie su cui si esplica il beneficio).
Mentre il rapporto tra il totale delle spese da ripartire "per opere idrauliche" (annualmente calcolate sulla base del bilancio di previsione) ed il totale della superficie virtuale idraulica degli immobili agricoli ed extragricoli, determina l'indice unitario di contribuenza per opere idrauliche.

Pertanto, la quota di contributo annuale riferita al riparto delle spese per le attività di esercizio e manutenzione delle opere idrauliche, nonché per le attività generali di funzionamento del Consorzio, è data, per ogni immobile, dalla seguente espressione:

[Indice Beneficio] x [Superficie dell'immobile] x [Indice Unitario di Contribuenza]


Il riparto delle spese per opere irrigue.

Le spese per attività di esercizio e manutenzione delle opere irrigue, vengono ripartite fra gli immobili del comprensorio serviti dagli impianti irrigui, in base a parametri tecnico-economici che definiscono il livello quantitativo e qualitativo del servizio prestato.
In particolare è previsto un contributo fisso (quota fissa) sull'ettaro servito, ed un contributo variabile (quota variabile), determinato dalla prenotazione della superficie che si vuole irrigare o dall'effettivo consumo (in conseguenza dell'eventuale utilizzo di contatori). Con la quota fissa, infatti, si ripartisce, fra tutti gli utenti, il costo fisso (costo di manutenzione, quota di spese di funzionamento e altre spese costanti), trovandone il presupposto nella comune utilità delle opere irrigue e nel mantenimento della loro piena efficienza; per contro, con la quota variabile, si ripartisce l'onere che varia in funzione dell'effettivo esercizio irriguo.

Quota fissa.

Per ripartire pertanto le spese fisse, che si riferiscono al mantenimento della complessa e totale attrezzatura legata al territorio (dighe, canali adduttori principali e secondari, ecc.), analogamente a quanto previsto per gli oneri per opere idrauliche, si individua un indice tecnico-economico.

L'indice di beneficio irriguo tiene conto sia della consistenza e tipologia delle opere necessarie ad assicurare la dotazione irrigua e, quindi, l'incremento di reddito e/o valore dei suoli, sia delle caratteristiche agro-pedologiche dei terreni che ne condizionano la suscettività all'irrigazione.

Tutto il comprensorio irriguo consortile viene pertanto classificato per aree omogenee; a ciascuna area omogenea viene attributo un indice di beneficio irriguo.
L'indice di beneficio irriguo, in sostanza, serve a determinare una superficie dell'immobile rapportata al beneficio ricevuto dalla presenza e mantenimento in efficienza delle opere irrigue (superficie virtuale "irrigua"). Infatti la superficie virtuale irrigua di ogni immobile è data dal prodotto dell'indice di beneficio irriguo dello stesso immobile per la sua consistenza (superficie fondiaria servita).
Mentre il rapporto tra il totale della quota fissa della spesa per esercizio e manutenzione delle opere irrigue (annualmente calcolate sulla base del bilancio di previsione) ed il totale della superficie virtuale irrigua, determina l'indice unitario di contribuenza per opere irrigue.

Pertanto, la quota fissa di contributo annuale riferita al riparto delle spese per le attività di esercizio e manutenzione delle opere irrigue è data, per ogni immobile, dalla seguente espressione:

[Indice Beneficio Irriguo] x [Superficie servita dell'immobile] x [Indice Unitario di Contribuenza Irriguo].

Quota variabile.

Con la quota variabile si ripartisce l'onere che varia in funzione dell'effettivo esercizio irriguo. Esso infatti, non è legato al beneficio potenziale determinato dall'esistenza dell'impianto irriguo, bens alla volontà dell'imprenditore e alla disponibilità effettiva della risorsa idrica.
La ripartizione avviene pertanto in misura uguale per ogni ettaro prenotato per l'irrigazione o per ogni metro cubo di acqua consumato. Le eventuali diverse tariffe per ettaro, legate a tipi di coltura particolari in determinati periodi dell'anno (V. irrigazioni di soccorso), o all'ubicazione di terreni serviti al di fuori del comprensorio, ecc. sono disciplinate dal "Regolamento Irriguo".

LE CARTELLE .


Gli importi riportati nelle cartelle esattoriali che il Consorzio invia ai propri consorziati si riferiscono pertanto:

- al contributo dovuto per il riparto delle spese per le attività di mantenimento delle opere idrauliche e di manutenzione e funzionamento delle opere irrigue - quota fissa - (codice tributo 660)

- al contributo dovuto per il riparto delle spese per l'esercizio irriguo, a seguito di prenotazione sottoscritta dai consorziati sui terreni, ai fini dell'irrigazione (codice tributo 648).

Link Esterni

ANBI
Coldiretti
Cia
Confagricoltura
Copagri
Regione Basilicata
Portale Basilicata Agricoltura
INEA

In evidenza

Ultimo aggiornamento:
30-Ott-2018 16:05